Durante la fase mestruale se il flusso è abbondante ed emorragico, bisogna supportare il fabbisogno di Ferro?

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Per limitare le perdite di Ferro, segnalate da una ferritina bassa, è consigliabile aumentare l’introito di cibi che ne sono ricchi come: carne rossa poco cotta, yogurt, frutti di mare, melassa.

È inoltre possibile assumere anche integratori di Ferro, il problema è che molte persone accusano sintomi fastidiosi a livello gastro-intestinale, soprattutto chi soffre di reflusso, ernia iatale o colon irritabile con tendenza alla stitichezza. 

Esiste però un’alternativa, ovvero un antico rimedio casalingo contro la carenza di ferro: la mela chiodata. Si ottiene inserendo alcuni chiodi di ferro sterilizzati all’interno di una mela, possibilmente biologica per non accumulare pesticidi. Il principio è che gli acidi contenuti nella mela sciolgono il ferro dei chiodi, che passa quindi nella mela e può essere facilmente assimilato da chi consuma il frutto.

Per la preparazione è possibile far bollire i chiodi per 5-10 minuti in acqua bollente e successivamente infilarli nella mela. Vanno lasciati in posizione per 24-48 h, trascorse le quali si tolgono i chiodi e si può tranquillamente mangiare la mela. I chiodi possono essere riutilizzati per altre mele. L’ideale sarebbe mangiare la mela chiodata al mattino a digiuno, il quantitativo varia in base alla carenza del soggetto, può essere necessaria una mela al giorno, a settimana o al mese. Se non si vuole preparare la mela chiodata fresca è possibile in farmacia acquistare sciroppi o succhi.

Ci sono numerosi vantaggi: non crea stipsi o emissioni di feci nere, utile anche in gravidanza o per trattare stati carenziali di ferro nei bambini.


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